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Mensa per i poveri

Ingresso Mensa DiocesanaLa mensa per i poveri è un servizio animato dalla Comunità di Sant’Egidio. Realizzata nel 2014 all’interno di locali messi a disposizione dalla ASL di Frosinone (in Viale Mazzini presso l’ex ospedale Umberto I di Frosinone) ed aperta tre volte a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), la mensa è un’Opera Segno ca-pace di offrire con grande immediatezza ristoro per il corpo e per lo spirito. I volontari, infatti, non sono orientati solo alla condivisione del cibo, ma ad aprirsi ad un incontro profondo di amicizia e fraternità.

L’accesso alla mensa è consentito a chiunque vive un momento di particolare difficoltà e fatica a procurarsi un pasto caldo. Nel suo operare, essa svolge anche una funzione educativa per la comunità e per i singoli individui poiché prova ad essere segno concreto di condivisione e di prossimità: un luogo nel quale i volontari possono sperimentare la ricchezza del donarsi al prossimo per costruire fraternità.

Le persone che si sono rivolte alla mensa dal 2014 al 2019 sono state circa 360, di questi 52 bambini, a dimostrazione che il servizio è accogliente anche per le famiglie. La maggior parte di esse sono famiglie italiane (54%) o straniere di prima immigrazione, tra queste le nazionalità più presenti sono quella marocchina, tunisina, albanese e romena.

Durante l’apertura della mensa, in una sala apposita, i bambini vengono aiutati a svolgere i compiti o sono liberi di giocare; l’obiettivo è quello di favorire un mo-mento di divertimento o di studio, che metta al centro i bambini e permetta loro di ritrovare fiducia in sé stessi.

Inoltre, il servizio non si limita al luogo fisico della mensa, visto che ogni settimana i volontari della Comunità di Sant’Egidio raggiungono alcuni senza fissa dimora o famiglie e anziani che per motivi diversi sono impossibilitati a raggiungere la mensa. Alle persone senza dimora viene offerto all’occorrenza, oltre ad un pasto caldo, una coperta, un indumento o altri beni di prima necessità.

Nel 2020 il servizio ha fronteggiato una richiesta di aiuto cinque volte superiore a quella ordinaria, con picchi di frequenza durante i mesi di lock down. Sono state oltre 650 le persone che hanno frequentato la mensa nel corso dell’anno, di queste 138 i minori. I volontari della mensa riferiscono che nell’ultimo anno, molto più che nel passato, hanno raccolto storie di impoverimento economico, di separazione e solitudine, di mancanza di prospettive per il futuro e difficoltà di integrazione.

Allo stesso tempo, la mensa ha saputo attrarre la generosità di donatori privati e di istituzioni pubbliche che hanno devoluto al servizio risorse economiche e ali-mentari. Anche il numero dei volontari è aumentato, basti pensare che nel ses-sennio 2014-2019 i collaboratori della mensa sono stati 146, mentre nel solo 2020 il servizio ha potuto beneficiare del contributo di quasi 100 volontari. Tra questi impiegati, insegnati, religiosi, studenti, medici, pensionati, casalinghe, operai o anche persone disoccupate a testimonianza che la solidarietà è un sentimento molto trasversale e condiviso.