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Dormitori per persone senza dimora

DormitorioLe richieste di accoglienza per mancanza di alloggio hanno avuto un’impen-nata nel 2020. La pandemia ha messo ulteriormente in evidenza un nervo sensibile del territorio, quello dei servizi per le persone senza dimora. Il rischio di contagio insieme alle misure di distanziamento sociale hanno determinato, come contraccolpo indiretto, la chiusura della quasi totalità dei dormitori sociali a livello nazionale.

La Caritas diocesana di Frosinone Veroli Ferentino nel corso degli anni ha deciso di rispondere attivamente alla sfida delle povertà estreme, istituendo servizi in grado di offrire una risposta tempestiva ai bisogni complessi delle persone senza dimora presenti nel territorio, essendo accertato che la vita in strada com-porta conseguenze gravi a livello individuale e, allo stesso tempo, un notevole im-patto in termini di costi sociali.

Il dormitorio di Ceccano nel corso del 2020 è riuscito ad accogliere 27 persone senza dimora; l’accoglienza ha riguardato in maggioranza persone con una età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Gli ospiti di questo servizio sono stati minori non accompagnati fuoriusciti dal circuito delle case famiglia al compimento del 18° anno, oppure italiani o stranieri con patologie tali da rendere pericoloso il vivere in strada o altre persone in condizione di grave disagio abitativo. Non stupisce che nel 2020, più che in passato, viste le necessarie operazioni preparatorie al-l’accoglienza (tampone e quarantena), diverse situazioni emergenziali sono state tamponate ricorrendo all’ospitalità alberghiera.

L’obiettivo di questo progetto non è solamente quello di offrire un riparo ma-teriale, ma quello di promuovere la (ri-)acquisizione delle risorse dell’individuo, perché chi abbandona il servizio abbia effettivamente ritrovato la sua autonomia. Per questa ragione il percorso che porta all’accoglienza in questo servizio resi-denziale avviene dopo un attento ascolto, che mette al centro la persona e l’ac-compagna nel progetto individuale condiviso con la stessa.

Questa Opera Segno è attiva a Ceccano già dal 2005, ha dieci posti letto e si configura a tutti gli effetti non come un tradizionale dormitorio sociale, ma in una forma di co-housing, attivo 24 ore su 24, in cui gli ospiti, seguiti dagli operatori, sono responsabilizzati a convivere seguendo le regole del centro.

Un altro servizio di accoglienza si trova a Veroli, in località Castelmassimo, è rivolto ad una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile, ovvero i destinatari di misure detentive alternative o persone che hanno terminato la pena, ma non trovano un domicilio perché sprovvisti o per rapporti conflittuali con il nucleo familiare. Nel 2020 questo progetto ha accolto 8 persone, il cui accesso al servizio è stato spesso favorito dalla collaborazione della Caritas diocesana con il personale e la direzione della Casa Circondariale di Frosinone, il Tribunale di Frosinone e con l’UEPE (Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna).

La Diocesi di Frosinone Veroli Ferentino, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, accoglie una famiglia siriana giunta in Italia grazie all’iniziativa nota come Corridoi umanitari. Tale iniziativa vede la collaborazione tra il Ministero dell’Interno, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Tavola Valdese, allo scopo di permettere l’arrivo in Italia di alcune famiglie siriane rifugiate in Libano in maniera legale e sicura. Il nucleo familiare accolto a Frosinone, composto da madre, padre e due figli piccoli, ha trovato una comunità accogliente e la possibilità concreta di una vita migliore. Vista l’eccezionale richiesta di sostegno abitativo la Diocesi è in procinto di av-viare un nuovo servizio di dormitorio presso i locali della Asl di Frosinone (ex ospedale Umberto I).