Il Centro antiviolenza, gestito dalla Cooperativa sociale Diaconia, attraverso la linea dedicata, attiva h 24 (numero verde 800.479898), offre alle donne vittime di violenza la possibilità di chiedere un aiuto immediato e ottenere infor-mazioni ed orientamento, ma anche la possibilità di fissare appuntamenti e ricevere consulenze nel totale rispetto della privacy e delle esigenze della donna.
I servizi erogati dal Centro antiviolenza sono: consulenze legali, psicologiche, pedagogiche, invio ed accompagnamento ai servizi del territorio, accompagnamento alla denuncia, valutazione del rischio, progettazione di percorsi individuali di uscita dal contesto maltrattante, orientamento al lavoro, accompagnamento burocratico. Il Centro antiviolenza, la cui sede si trova in Corso della Repubblica n. 130, è collegato alla casa protetta dove vengono inviati i casi più a rischio, ovvero quelli in cui il tasso di pericolosità vissuto dalle donne è tale da non rendere possibile il rientro nella propria casa o la permanenza in essa con il maltrattante. Entrambi i servizi sono riconosciuti dalla Regione Lazio e sono gratuiti per le donne ed i loro minori.
Nel 2020 i contatti al numero verde sono stati 40; le donne che hanno contat-tato il numero verde e la reperibilità sono state 31; le richieste di supporto ed orientamento da parte degli enti invianti per la ricerca di soluzioni alloggiative per donne vittime di violenza sono state 6; le richieste di inserimento in emergenza da parte delle FF.OO sono state 3. La presa in carico è stata effettuata per 29 donne, 20 italiane e 9 straniere. Durante il 2020 le donne ospitate sono state 6 ed i minori 4.
L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19 ha modificato la re-lazione con le donne; sono state sperimentate nuove modalità relazionali basate soprattutto sulla comunicazione a distanza (via smartphone o mail). Il numero di reperibilità appositamente attivato ha permesso di comunicare più frequente-mente con le donne e durante il lockdown è divenuto il canale privilegiato di ri-chieste di aiuto o di informazioni.
Rispetto all’anno scorso si è registrata una diminuzione delle chiamate durante i mesi di lockdown, ma subito dopo i contatti sono aumentati, con richieste via via più complesse esasperate proprio a causa dalle limitazioni degli spostamenti. Il Centro è sempre stato attivo, privilegiando le modalità di incontro da remoto o su appuntamento per le consulenze legali e psicologiche e per il sostegno ai minori.